IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Visto il decreto legislativo 30  dicembre  2010,  n.  235,  recante
«Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82
- Codice dell'Amministrazione digitale, a norma  dell'art.  33  della
legge 18 giugno 2009, n. 69»; 
  Visto il decreto legislativo 7 marzo  2005,  n.  82,  e  successive
modificazioni, recante «Codice dell'amministrazione digitale»  e,  in
particolare, l'art. 2, comma 6, ultimo periodo, introdotto  dall'art.
2, comma 1, lettera d), del citato decreto  legislativo  n.  235  del
2010, secondo il quale «tenuto conto delle esigenze  derivanti  dalla
natura delle proprie particolari funzioni» con successivi decreti del
Presidente del Consiglio dei Ministri sono stabiliti «le modalita', i
limiti ed i tempi di applicazione delle disposizioni» del Codice alla
«Presidenza del Consiglio dei Ministri,  nonche'  all'Amministrazione
economico-finanziaria»; 
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive  modificazioni,
recante «Disciplina dell'attivita' di  governo  e  ordinamento  della
Presidenza del Consiglio dei Ministri»; 
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303,  e  successive
modificazioni, recante «Ordinamento della  Presidenza  del  Consiglio
dei Ministri, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59»; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in  data
23 luglio 2002,  e  successive  modificazioni,  recante  «Ordinamento
delle  strutture  generali  della  Presidenza   del   Consiglio   dei
Ministri»; 
  Visto il decreto legislativo  27  ottobre  2009,  n.  150,  recante
«Attuazione  della  legge  4  marzo  2009,  n.  15,  in  materia   di
ottimizzazione  della  produttivita'  del  lavoro   pubblico   e   di
efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni»; 
  Verificata , ai sensi del citato art. 2, comma 6,  ultimo  periodo,
del decreto legislativo n. 82 del 2005,  la  parziale  compatibilita'
delle norme del Codice dell'amministrazione digitale con le  esigenze
derivanti  dalla  natura  delle  particolari  funzioni  istituzionali
attribuite alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; 
  Ritenuta l'esigenza di dare applicazione al citato art. 2, comma 6,
ultimo periodo, riservando  ad  uno  o  piu'  ulteriori  decreti  del
Presidente del Consiglio dei  ministri  la  determinazione  circa  le
modalita', i limiti ed i tempi di applicazione  di  specifiche  norme
del  Codice  dell'amministrazione  digitale   alla   Presidenza   del
Consiglio dei ministri che, a  seguito  di  apposito  monitoraggio  e
verifica,  risultino  non  compatibili  con  il  particolare  assetto
organizzativo e con le funzioni istituzionali; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
 
                       Ambito di applicazione 
 
  1. Il presente decreto definisce, ai sensi dell'art.  2,  comma  6,
ultimo periodo, del decreto legislativo  7  marzo  2005,  n.  82,  di
seguito «Codice dell'amministrazione digitale», introdotto  dall'art.
2, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 30 dicembre 2010,  n.
235, le modalita', i limiti ed i tempi  di  applicazione  del  Codice
dell'amministrazione  digitale  alla  Presidenza  del  Consiglio  dei
Ministri. 
  2. Ai sensi dell'art. 2, comma 6, del  Codice  dell'amministrazione
digitale, le disposizioni del medesimo Codice non si  applicano  alle
attivita'  ed  alle  funzioni  di  competenza  della  Presidenza  del
Consiglio dei Ministri riferite, direttamente o indirettamente,  agli
atti di alta amministrazione, alla sicurezza nazionale od  eseguibili
con speciali misure di  sicurezza  ed  individuate  con  decreto  del
Presidente del Consiglio dei Ministri.